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BARBARA - MADONNA DEI SANTI DEL POMARANCIO

Il castello duecentesco, ristrutturato nel Quattrocento è ancor oggi circondato da una muraglia con scarpa, munita di quattro fortificazioni d'angolo e culminante in un imponente mastio sopraelevato, attualmente definito "'l Torrione".

Il mastio o 'arce', come veniva definito nei documenti coevi, difendeva l'attigua sede del signore locale - normalmente l'abate - o dei suoi rappresentanti, ma sovrastava tutti i lati del castello e poteva battere la campagna circostante con i due mortai di cui era munito. Due ponti levatoi chiudevano gli accessi principali, costituiti a Sud dalla Porta Roma, presso il Palazzo Abbaziale, e a Nord dalla porta dell'arco di S.Barbara prospiciente un profondo fossato oggi colmato.

Il palazzo abbaziale, attuale sede municipale, ristrutturato nel Settecento per ospitare il cardinale Annibale Albani nipote del papa e abate di Sitria, presenta ancor oggi nel piano nobile superiore le sale della residenza cardinalizia scandite da architravi, con inscritto il nome del prelato, e porte originali dalle eleganti serrature in ferro battuto. La prima e più grande sala d'aspetto presenta ancora affisso alla parete lo stemma degli Albani, dipinto in cotto.

La Chiesa di Santa Barbara dedicata alla Santa Patrona, si trova sotto la volta dell'omonimo arco. Chiesa barocca ricostruita nel 1694 dal Cardinal Barberini sulle fondamenta della vecchia sede. All'interno si trova la statua lignea quattrocentesca della Santa, la "Madonna dell'Olivo" o "Madonna del Bastardo", le stampe francesi della Via Crucis, il "S.Antonio Abate", dipinto di autore ignoto, con la rappresentazione dell'abitato del paese, la "Santa Barbara" di Sebastiano Conca e la "Madonna" con l'Arcangelo Michele, S.Nicolo da Tolentino, S. Giuseppe e S.Carlo Borromeo, opera matura del veneziano Claudio Ridolfi

La Chiesa di Santa Maria Assunta, opera neoclassica dell'anconetano Francesco Ciarafoni ha all'interno i preziosismi artigianali del tardo-settecento, quali le statue in gesso dei famosi scalpellini di S.Ippolito,il coro ligneo, con i soprastanti ritratti settecenteschi degli abati commendatari, i confessionali, i mobili della sacrestia elegantemente lavorati o intarsiati in legno, i fregi, alle raffinate suppellettili originali, l'artistico crocifisso "miracoloso" seicentesco e il prezioso battistero sottostante.
Ma i gioielli della chiesa possono essere considerati la Madonna e Santi del Pomarancio, dipinto purtroppo posteriormente ampliato e comunque avvicinabile per valore alle opere che l'artista dedicò alla Basilica di Loreto, nonché la drammatica immagine barocca del Cristo alla Colonna del veneto Francesco Trevisani.

Museo Parrocchiale di S. Maria Assunta e Battistero

Il Museo Parrocchiale di S. Maria Assunta ospita una preziosa raccolta di antichi oggetti liturgici, tra cui la statua di S. Barbara presentata alla cittadinanza dopo il restauro nel dicembre 2008. Aperto tutte le domeniche dalle 9:30 alle 12:00 (oppure rivolgersi al Parroco Don Stefano Conigli)

Museo Agricolo - Colonia Capotondi

Il Museo Agricolo è gestito dalla famiglia di Capotondi Rino: ospita un ricco assortimento di utensili e attrezzature agricole di uso quotidiano nelle nostre campagne marchigiane, in epoche non troppo lontane.

Riferimenti per visite: famiglia Capotondi Rino

Barbara una passeggiata nella storia e nelle strade